Conferenza di Cécile Vast
"Parole, idee e voci: la stampa della Resistenza (1940-1944)".
Perché la scelta delle parole per combattere gli occupanti tedeschi e il governo di Vichy? Come venivano prodotti e distribuiti i volantini e i giornali clandestini? In nome di quali valori si agiva e si rischiava la vita?
Tra il 1940 e il 1944, la libertà di espressione fu soppressa e la censura divenne sistematica. In entrambe le zone, gli occupanti tedeschi e il governo di Vichy controllavano la diffusione delle informazioni: solo la cosiddetta stampa legale era autorizzata a comparire. Di fronte alla censura, alcuni uomini e donne disobbedirono e si impegnarono nella contro-propaganda. Dai primi volantini scritti a mano nel 1940 agli opuscoli stampati in migliaia di copie nel 1944, la stampa della Resistenza contava quasi due milioni di copie alla vigilia della Liberazione. Sensibilizzare, denunciare la menzogna e la manipolazione delle parole, informare e ridare speranza: queste voci nella notte rappresentavano "non un foglio di carta, ma un atto"(Libération-Sud, luglio 1941). Il prezzo della Resistenza attraverso le parole fu alto: giornali sequestrati, distributori arrestati, assassinati o deportati, tipografie clandestine scoperte e smantellate.
Cécile Vast affronterà la complessa questione della stampa clandestina e la diversità delle sue funzioni: sostegno al reclutamento, contro-propaganda, mobilitazione degli spiriti, mantenimento della speranza, diffusione di istruzioni e parole d'ordine, progetti per il futuro.
Nella sala Courbet
Nell'ambito del suo ciclo annuale di conferenze, il Musée de la Résistance et de la Déportation vi invita ogni giovedì a una nuova conferenza e a un nuovo ospite.