In occasione della sua riapertura, il museo ha scelto di onorare il suo legame speciale con i donatori. Dalla sua fondazione alla fine degli anni '60, ha costruito la sua collezione con oggetti privati e archivi donati da ex combattenti della resistenza e deportati, e poi dalle loro famiglie.
Nel corso degli anni ha sviluppato una vera e propria competenza nel settore, documentando non solo le storie e i percorsi personali di chi ha vissuto la Seconda Guerra Mondiale, ma anche il loro posto nella memoria familiare e le sue modalità di trasmissione.
Attraverso alcuni incontri con i donatori immortalati dalla fotografa Brigitte Chartreux, è il dietro le quinte di questi incontri straordinari che vengono mostrati, le storie che vengono raccontate, gli oggetti e gli archivi che vengono scoperti, le emozioni che ci attraversano. Per dare tutta la sua dimensione artistica, poetica e profondamente umana a quest'opera essenziale, il museo ha immaginato questa mostra che unisce fotografie e racconti, perché immagini e parole fanno parte dello stesso linguaggio.
Mostra accessibile durante ilgiorni e orari di apertura della Cittadella.
Durante tutto l'anno vengono organizzate visite guidate alla mostra temporanea. Maggiori informazioni, nell'agenda della Cittadella.